Discussione:
Identificazione IVA in Francia.
(troppo vecchio per rispondere)
Max
2006-09-05 07:46:07 UTC
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Una ns. ditta vuole identificarsi direttamente in Francia richiedendo una
posizione IVA (alternativa al rappresentante fiscale). Qualcuno conosce le
procedure da seguire? Indirizzi web o altro materiale per procedere e
gestire la indentificazione diretta?
Grazie.

Max.
Rag. Sergio Lo Cascio - Tributarista
2006-09-05 08:50:43 UTC
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Post by Max
Una ns. ditta vuole identificarsi direttamente in Francia richiedendo una
posizione IVA (alternativa al rappresentante fiscale). Qualcuno conosce le
procedure da seguire? Indirizzi web o altro materiale per procedere e
gestire la indentificazione diretta?
Grazie.
Max.
http://www.impots.gouv.fr/portal/dgi/home?pageId=home&sfid=00

http://www.minefi.gouv.fr/index.htm

Ciao
--
Rag. Sergio Lo Cascio - Tributarista
Michele
2006-09-05 09:01:04 UTC
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Post by Max
Una ns. ditta vuole identificarsi direttamente in
Francia richiedendo una
posizione IVA (alternativa al rappresentante
fiscale). Qualcuno conosce le
procedure da seguire? Indirizzi web o altro materiale
per procedere e
gestire la indentificazione diretta?
Grazie.
Max.
Identificazione diretta?, bel sistema in teoria ma scarsamente
applicabile in ambiente sciovinista. Avresti bisogno di conto
corrente francese, fideiussione ecc. solo per aprire la
posizione. A mio avviso meglio il ragiunatt francese.
--
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Rag. Sergio Lo Cascio - Tributarista
2006-09-05 10:37:07 UTC
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Post by Michele
Identificazione diretta?, bel sistema in teoria ma scarsamente
applicabile in ambiente sciovinista. Avresti bisogno di conto
corrente francese, fideiussione ecc. solo per aprire la
posizione. A mio avviso meglio il ragiunatt francese.
--
Non ci sei andato tanto lontano, poiché anche in Francia c'è ambiente
sciovinista.
Attenzione alla tipologia dell'impresa e alla convenzione italo-francese: si
potrebbe rientrare nella stabile organizzazione e allora si che ti serve
c/c, fideiussione, e, se non adempi, verrai frustato.

Ciao
--
Rag. Sergio Lo Cascio - Tributarista
Max
2006-09-05 12:49:04 UTC
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Post by Rag. Sergio Lo Cascio - Tributarista
Post by Michele
Identificazione diretta?, bel sistema in teoria ma scarsamente
applicabile in ambiente sciovinista. Avresti bisogno di conto
corrente francese, fideiussione ecc. solo per aprire la
posizione. A mio avviso meglio il ragiunatt francese.
--
Non ci sei andato tanto lontano, poiché anche in Francia c'è ambiente
sciovinista.
Attenzione alla tipologia dell'impresa e alla convenzione italo-francese: si
potrebbe rientrare nella stabile organizzazione e allora si che ti serve
c/c, fideiussione, e, se non adempi, verrai frustato.
Ciao
--
Rag. Sergio Lo Cascio - Tributarista
Si tratta di una Spa che costruisce e monta impianti per il freddo;
sinceramente pensavo che l'identificazione diretta fosse più gestibile del
rappresentante fiscale...
E' obbligatorio avere c/c su istituto francese?
Grazie.
Max
Rag. Sergio Lo Cascio - Tributarista
2006-09-06 07:28:56 UTC
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Post by Max
Si tratta di una Spa che costruisce e monta impianti per il freddo;
sinceramente pensavo che l'identificazione diretta fosse più gestibile del
rappresentante fiscale...
E' obbligatorio avere c/c su istituto francese?
Grazie.
Max
Valuta bene il tipo d'operazione e la convenienza di adottare una soluzione
piuttosto che un'altra.
Cioè, la società costruisce e monta impianti per il freddo. Più che appalto,
io inquadrerei l'operazione come vendita di cosa futura, poiché, da come
scrivi, il bene viene realizzato secondo un modello abituale di produzione e
non rappresenta un qualcosa di nuovo "appalto" rispetto alla normale serie
produttiva.
Potrebbe rientrare in un contratto misto di vendita, dove la fornitura (in
serie) prevale sul lavoro: di conseguenza sei in presenza di una cessione,
anche se i beni vengono in qualche modo adattati alle esigenze del cliente,
proprio perché manca l'intuitus personae, tipico dell'appalto. Il Ministero
ha ritenuto doversi considerare contratti di vendita e non di appalto,
quelli concernenti la fornitura, anche se con posa in opera, di impianti di
riscaldamento, condizionamento, lavanderia, cucina, ecc.ecc., qualora il
fornitore sia lo stesso fabbricante (Risoluzione 360009 del 05/07/1976).

In questo modo elimineresti tanti problemi, poiché l'operazione è una comune
cessione intracomunitaria.
Diversamente, devi approfondire la situazione, la convenienza al rimborso
della TVA, la permanenza del cantiere in caso d'appalto e gli eventuali
obblighi in caso si configurasse una stabile organizzazione. Non è
obbligatorio avere in c/c francese, ma in Francia saresti la "pecora" nera e
diventerebbe difficile gestire il contante, soprattutto in caso di acconti
periodici e relativamente alla problematica del trasferimento di denaro tra
Italia-Francia.

Ciao
--
Rag. Sergio Lo Cascio - Tributarista
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