Post by L.L. - Hoay?Post by IvanIo la penso diversamente. Con la sottoscrizione scatta si l'obbligo del
conferimento ma nel caso in questione ci sono due aspetti da
1) l'affidamento dei terzi con riferimento al patrimonio della società
come può, seocndo te, questo aspetto giustificare un rinvio sine die
dell'inizio delal decorrenza dei termini di prescrizione?
Post by Ivan2) la possibilità concessa ai soci di differire il versamente fino a
che non vi sia il richiamo da parte degli amministratori. Questa è una
specie, a mio avviso naturalmente, di clausola sospensiva il cui
verificarsi fa decorrere il termine e non certo lo interrompe.
Perché è una clausola sospensiva?
Quando mai?
Il contratto di società è concluso e perfetto: non ha bisogno di eventi
sucecssivi per perfezionarsi. E' l'adempimento del socio ad essere
rinviato.
Ma se i termini decorressero dalla richiesta del versamento degli
amministratori, avremmo un termine di prescrizione che non inizia mai a
decorrere.
Ma, aggiungo, le cautele previste nei confronti dei soci morosi ex art.
2477 c.c. come si concilierebbero con la permanenza del socio fino al
pagamento della quota dopo 5 anni dalla richiesta?
Che il contratto di società sia perfetto non ci piove! Io infatti ho
parlato di una "specie" di clausola.
L'art 2477 non credo sia quello al quale ti riferisci. Penso ti
riferissi al 2344 che recita "Se il socio non esegue i pagamenti
dovuti, decorsi 15 giorni dalla pubblicazione di una diffida nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica....". Non c'è mica bisogno di
aspettare 5 anni...una volta richiamati i decimi. Ma forse non ho
capito cosa vuoi dire.
Per come la vedo io quell'articolo non fa altro che rafforzare la mia
ipotesi dato che se il credito si fosse estinto gli amministratori non
potrebbero proprio fare un bel nulla se non sperare in un'azione
giudiziaria nei confronti del socio al quale basterebbe dire "io ho
versato quanto dovuto..." per continuare a rimanere socio.
E poi cosa facciamo con il patrimonio netto? Il socio dichiara al
giudice "signor giudice io ho versato...questo è un tipico caso di
presunzione estintiva!!" Lui però non ha versato realmente.
Nei fatti mi ritrovo un credito vs soci tra le attività, un capitale
sociale ancora da versare totalmente. Dopo l'azione davanti al giudice
mi ritroverei...Un socio che non ha versato quanto promesso di
conferire...lo storno del credito dalle attività...E UN BEL CAPITALE
SOCIALE...INTERAMENTE VERSATO...
Qualcosa non mi torna. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa la
giurisprudenza o almeno la dottrina. La mia non è polemica. Io la vedo
così. Stop.