Discussione:
Esclusione false partite iva
(troppo vecchio per rispondere)
GiorgioB
2024-07-30 10:02:13 UTC
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Un professionista senza ordine di appartenenza che fattura sempre allo
stesso cliente per un totale di euro 30.000 può essere riqualificato
come "finta partita iva" e quindi dipendente?

Io penso di no perchè tra le cause di esclusione leggo:
------
Qualora la prestazione sia svolta da soggetto titolare di un reddito
annuo lordo da lavoro autonomo non inferiore a 1,25 volte il livello
minimo imponibile ai fini previdenziali ovvero euro 18.662 (importo che
aumenta di anno in anno).
------

Quindi 30.000 euro in forfettario x 78% = 23.400 euro annui che è
superiore al limite di cui sopra...quindi non dovrebbero esserci
problemi a prescindere da altre caratteristiche del caso.

Siete d'accordo?
--
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Luigis
2024-07-30 10:49:38 UTC
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Post by GiorgioB
Un professionista senza ordine di appartenenza che fattura sempre allo
stesso cliente per un totale di euro 30.000 può essere riqualificato
come "finta partita iva" e quindi dipendente?
------
Qualora la prestazione sia svolta da soggetto titolare di un reddito
annuo lordo da lavoro autonomo non inferiore a 1,25 volte il livello
minimo imponibile ai fini previdenziali ovvero euro 18.662 (importo che
aumenta di anno in anno).
------
Quindi 30.000 euro in forfettario x 78% = 23.400 euro annui che è
superiore al limite di cui sopra...quindi non dovrebbero esserci
problemi a prescindere da altre caratteristiche del caso.
Siete d'accordo?
Mi pare che questa disposizione sia stata abrogata al jobs act (?) e che
rimane in vigore solo per i contratti in essere alla data dell'abrogazione.
GiorgioB
2024-07-30 12:55:00 UTC
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Post by Luigis
Post by GiorgioB
Un professionista senza ordine di appartenenza che fattura sempre allo
stesso cliente per un totale di euro 30.000 può essere riqualificato
come "finta partita iva" e quindi dipendente?
------
Qualora la prestazione sia svolta da soggetto titolare di un reddito
annuo lordo da lavoro autonomo non inferiore a 1,25 volte il livello
minimo imponibile ai fini previdenziali ovvero euro 18.662 (importo
che aumenta di anno in anno).
------
Quindi 30.000 euro in forfettario x 78% = 23.400 euro annui che è
superiore al limite di cui sopra...quindi non dovrebbero esserci
problemi a prescindere da altre caratteristiche del caso.
Siete d'accordo?
Mi pare che questa disposizione sia stata abrogata al jobs act (?) e che
rimane in vigore solo per i contratti in essere alla data dell'abrogazione.
Quindi un professionista senza ordine, anche se prende 70.000 euro
all'anno, non può lavorare per un solo committente senza venir
riclassificato come dipendente?


Fosse così non sarebbe opportuno per un eventuale cliente abituale
chiedere un autocertificazione dove si afferma di non essere un cliente
principale con oltre l'80x100 del fatturato sulle proprie spalle?

Diversamente i rischi che si corrono fanno rabbrividire!
--
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Luigis
2024-07-30 13:23:33 UTC
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Post by GiorgioB
Post by Luigis
Post by GiorgioB
Un professionista senza ordine di appartenenza che fattura sempre
allo stesso cliente per un totale di euro 30.000 può essere
riqualificato come "finta partita iva" e quindi dipendente?
------
Qualora la prestazione sia svolta da soggetto titolare di un reddito
annuo lordo da lavoro autonomo non inferiore a 1,25 volte il livello
minimo imponibile ai fini previdenziali ovvero euro 18.662 (importo
che aumenta di anno in anno).
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Quindi 30.000 euro in forfettario x 78% = 23.400 euro annui che è
superiore al limite di cui sopra...quindi non dovrebbero esserci
problemi a prescindere da altre caratteristiche del caso.
Siete d'accordo?
Mi pare che questa disposizione sia stata abrogata al jobs act (?) e
che rimane in vigore solo per i contratti in essere alla data
dell'abrogazione.
Quindi un professionista senza ordine, anche se prende 70.000 euro
all'anno, non può lavorare per un solo committente senza venir
riclassificato come dipendente?
Fosse così non sarebbe opportuno per un eventuale cliente abituale
chiedere un autocertificazione dove si afferma di non essere un cliente
principale con oltre l'80x100 del fatturato sulle proprie spalle?
Diversamente i rischi che si corrono fanno rabbrividire!
E' il committente, in caso di contestazione, che dovrà dimostrare che
non si tratta di finta partita iva.

in ogni caso la normativa abrogata non si basava solo sul fattore
reddito ma anche sull'alta qualificazione del professionista e le due
cose dovevano coesistere.
GiorgioB
2024-07-30 13:30:35 UTC
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Post by Luigis
in ogni caso la normativa abrogata non si basava solo sul fattore
reddito ma anche sull'alta qualificazione del professionista e le due
cose dovevano coesistere.
Leggo:

Novità dal 1° gennaio 2016 ad opera del Jobs act

A decorrere dal 1° gennaio 2016, il D.Lgs. n. 81/2015 citato introduce
un nuovo regime secondo il quale le collaborazioni di tipo
parasubordinato o nella forma del lavoro autonomo saranno considerate
come lavoro subordinato, qualora si concretizzino in prestazioni di
lavoro esclusivamente personali, continuative, ripetitive ed organizzate
dal committente rispetto al luogo ed all’orario di lavoro.


Da quanto sopra desumo che a questo punto è sufficiente che il lavoro
non si svolga negli spazi del cliente, su una sua postazione e negli
orari d'ufficio.

Ma poi, conti fatti, voi avete mai sentito di partite iva riqualificate
dipendenti? Immagino si tratti di eventualità remota e por lo più legata
a una lagnanza del collaboratore/presunto dipendente?!

Nel senso che dubito che l'inps si muova da solo ma aspettano che il
lavoratore "scopri" di essere dipendente..
--
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Luigis
2024-07-30 14:37:22 UTC
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Post by GiorgioB
Ma poi, conti fatti, voi avete mai sentito di partite iva riqualificate
dipendenti? Immagino si tratti di eventualità remota e por lo più legata
a una lagnanza del collaboratore/presunto dipendente?!
Nel senso che dubito che l'inps si muova da solo ma aspettano che il
lavoratore "scopri" di essere dipendente..
Probabile ma non ho casi specifici.
FE.P
2024-07-30 17:10:10 UTC
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Post by Luigis
Post by GiorgioB
Ma poi, conti fatti, voi avete mai sentito di partite iva riqualificate
dipendenti? Immagino si tratti di eventualità remota e por lo più legata a
una lagnanza del collaboratore/presunto dipendente?!
Nel senso che dubito che l'inps si muova da solo ma aspettano che il
lavoratore "scopri" di essere dipendente..
Probabile ma non ho casi specifici.
Inoltre nell'ipotesi di conflitti tra le partie con successivo
intervento del Giudice secondo me le probabiità di un accertamento sono
molto consistenti.
GiorgioB
2024-07-31 06:27:59 UTC
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Post by FE.P
Inoltre nell'ipotesi di conflitti tra le partie con successivo
intervento del Giudice secondo me le probabiità di un accertamento sono
molto consistenti.
Le probabilità che il collaboratore lamenti un presunto rapporto di
lavoro subordinato non ci sono. Detta in parole povere vorrei iniziare a
far fare a mia figlia qualche lavoretto per il mio ufficio.
Prevalentemente inserimento dati ma non solo.
Glielo farei fare negli orari che preferisce e senza venire nemmeno in
ufficio si può collegare al server da casa).
Volevo capire se c'era un modo di riconoscerle un compenso professionale
oppure se c'era qualche rischio che, in maniera più o meno automatica,
il rapporto venisse considerato di lavoro dipendente.

Credo di non essere il solo professionista col figlio che inizia a
collaborare con lo studio....di solito come fate?
--
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FE.P
2024-07-31 07:16:45 UTC
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Inoltre nell'ipotesi di conflitti tra le partie con successivo intervento
del Giudice secondo me le probabiità di un accertamento sono molto
consistenti.
Le probabilità che il collaboratore lamenti un presunto rapporto di lavoro
subordinato non ci sono. Detta in parole povere vorrei iniziare a far fare a
mia figlia qualche lavoretto per il mio ufficio. Prevalentemente inserimento
dati ma non solo.
Glielo farei fare negli orari che preferisce e senza venire nemmeno in
ufficio si può collegare al server da casa).
Volevo capire se c'era un modo di riconoscerle un compenso professionale
oppure se c'era qualche rischio che, in maniera più o meno automatica, il
rapporto venisse considerato di lavoro dipendente.
Credo di non essere il solo professionista col figlio che inizia a
collaborare con lo studio....di solito come fate?
Per essere sicuri, nell'ipotesi di un maggiorenne, cambio della
residenza e assicurazione come apprendista, magari gli fai prendere
anche la disoccupprazione.
Newman #N
2024-07-31 07:34:02 UTC
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Post by GiorgioB
Credo di non essere il solo professionista col figlio che inizia a
collaborare con lo studio....di solito come fate?
Sei sicuro che puoi dedurre il costo?
--
Mi chiamo Newman

"La vita nostra a volte è infernale e per i più, educati ai diritti
senza se e senza ma, è incomprensibile oltreché insopportabile."
GiorgioB
2024-07-31 08:16:04 UTC
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Post by Newman #N
Post by GiorgioB
Credo di non essere il solo professionista col figlio che inizia a
collaborare con lo studio....di solito come fate?
Sei sicuro che puoi dedurre il costo?
Il divieto alla deduzione del costo è per lavoro dipendente alla moglie
e ai figli (minorenni).
Se non mi sbaglio potrei anche assumerla e dedurre il costo ma per ovvi
motivi preferirei una partita iva a regime forfettario.

Comunque in regime di partita iva/lavoro autonomo il costo è deducibile
anche se il compenso è erogato al coniuge.

Effettivamente non avrebbe vincoli di orario e qui in ufficio non
avrebbe nemmeno una postazione di lavoro visto che si collegherebbe da
casa negli orari che preferisce. Quello che mi preoccupa e sto cercando
di capire è se in qualche modo potrebbero riclassificare il rapporto di
lavoro come dipendente....certo non mi piacerebbe.

Quindi pensavo di strutturare il tutto in un modo che dovrebbe vincere
le presunzioni Fornero e jobs act:

Reddito superiore a 1,25 volte il minimo contributivo, postazione di
lavoro propria presso la sua abitazione (che è ovviamente anche la mia
abitazione), libertà di orario e rapporto di collaborazione non
superiore a 8 mesi all'anno.

Mi vorrei fare in contratto che regolamenti il rapporto nei termini
sopra descritti e rimbalzarmelo via pec per avere data certa...
--
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LUCA R.
2024-07-31 09:15:54 UTC
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Post by GiorgioB
Post by Newman #N
Post by GiorgioB
Credo di non essere il solo professionista col figlio che inizia a
collaborare con lo studio....di solito come fate?
Sei sicuro che puoi dedurre il costo?
Il divieto alla deduzione del costo è per lavoro dipendente alla moglie
e ai figli (minorenni).
Se non mi sbaglio potrei anche assumerla e dedurre il costo ma per ovvi
motivi preferirei una partita iva a regime forfettario.
Comunque in regime di partita iva/lavoro autonomo il costo è deducibile
anche se il compenso è erogato al coniuge.
Effettivamente non avrebbe vincoli di orario e qui in ufficio non
avrebbe nemmeno una postazione di lavoro visto che si collegherebbe da
casa negli orari che preferisce. Quello che mi preoccupa e sto cercando
di capire è se in qualche modo potrebbero riclassificare il rapporto di
lavoro come dipendente....certo non mi piacerebbe.
Quindi pensavo di strutturare il tutto in un modo che dovrebbe vincere
Reddito superiore a 1,25 volte il minimo contributivo, postazione di
lavoro propria presso la sua abitazione (che è ovviamente anche la mia
abitazione), libertà di orario e rapporto di collaborazione non
superiore a 8 mesi all'anno.
Mi vorrei fare in contratto che regolamenti il rapporto nei termini
sopra descritti e rimbalzarmelo via pec per avere data certa...
fagli fare qualche fatturina a qualche cliente, per pratiche varie,
giusto per non essere l'unico cliente
--
Luca R.
GiorgioB
2024-07-31 10:10:20 UTC
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Post by LUCA R.
Post by Newman #N
Post by GiorgioB
Credo di non essere il solo professionista col figlio che inizia a
collaborare con lo studio....di solito come fate?
Sei sicuro che puoi dedurre il costo?
fagli fare qualche fatturina a qualche cliente, per pratiche varie,
giusto per non essere l'unico cliente
Ci avevo pensato ma francamente mi scoccerebbe chiedere sta cosa a dei
clienti.
--
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