"Giulio" <***@hotmail.com> ha scritto nel messaggio news:***@h76g2000cwa.googlegroups.com...
Forse non sono stato chiaro: i principi contabili espressamente
prevedono la possibilità di fare l'ammortamento in 20 anni.
Quindi è una cosa consentita, con tutti gli accorgimenti del caso.
Invece non prevedono espressamente la possibilità di fare
l'ammortamento in base ai mesi di utilizzo in un anno. Nè ho trovato
alcuna norma o dottrina che ne parli.
E' questo il problema.
Forse non sono stato chiaro: i principi contabili espressamente
prevedono la possibilità di fare l'ammortamento in 20 anni.
Quindi è una cosa consentita, con tutti gli accorgimenti del caso.
Invece non prevedono espressamente la possibilità di fare
l'ammortamento in base ai mesi di utilizzo in un anno. Nè ho trovato
alcuna norma o dottrina che ne parli.
sei stato chiarissimo. Forse non siamo stati chiari noi:-)
Se ritieni che quell'avviamento sia ammortizzabile in 20 anni, è anche
sostenibile che l'ammortamento possa essere ridotto nel primo esercizio
perchè 20 anni coinvolgono sermpre 21 esercizi, a meno che gli effetti non
decorrano dal primo gennaio.
Conferma indiretta la trovi nella nota 44 in calce al paragrafo 10.4 del
documento relativo al bilancio consolidato, ove si ritiene accettabile la
teoria secondo la quale l'avviamento è il prezzo pagato dai nuovi azionisti
(rectius: i nuovi proprietari dell'azienda), in cambio di previsti utili
futuri e, pertanto, esso va ammortizzato nel periodo in cui si
manifesteranno questi utili (con un massimo di 20 anni)
Ne consegue che nel primo esercizio, quello di acquisto d'azienda, i nuovi
profitti matureranno solo per 2 o 3 mesi, quindi è corretto ridurre la quota
di ammortamento in proporzione.
Il vero problema tuo, mi pare di intuire, è ottenere il consenso del
collegio sindacale all'iscrizione nell'attivo; da quel che scrivi, non mi
pare che i sindaci siano molto propenso a darlo. Però ci vuole.
Ciao